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STORIA DEL PARCO DELLA CESANELLA: “IL PARCO CHE NON C’E”

Aggiornamento: 25 set 2023

Di dotare la città di due ampie aree verdi, a nord e a sud della stessa, si inizia a parlare già all’epoca del boom edilizio e della grande espansione del centro abitato negli anni sessanta.

Idea che troverà la sua consacrazione definitiva con la Variante Generale al P.R.G. (Piano Regolatore Generale) adottata nel 1990 ed approvata definitivamente negli anni successivi. L’area prevista, tutta privata, era molto vasta e su una parte sarebbe stata possibile la edificazione, ipotesi molto appetibile visto che si trovava tra due quartieri di recente espansione. Sarebbe stato possibile acquisire i terreni per il parco senza ricorrere ad espropri, con la cessione degli stessi in cambio del permesso di costruzione e con gli oneri di urbanizzazione incassati ci si sarebbe potuto realizzare il parco. Buona la intuizione, ma poi vanificata dalla cessazione dell’obbligo da parte dei comuni di investire gli oneri di urbanizzazione in opere strutturali e poterli utilizzare nelle spese correnti.

Risultato che a crescere nel tempo sono state solo le villette, e mentre l’area per il parco si restringeva inesorabilmente, di questo nessuna traccia.

Nel 2019 una cospicua area di circa 15.000 mq, nel settore nord, venne resa edificabile alienata per ripianare un buco di bilancio che, se non coperto, avrebbe portato al commissariamento del comune. In quel periodo circolò anche la ipotesi di trasferire nell’area del futuro parco anche le scuole Mercantini, contro cui intervenimmo prontamente.

In compenso si succedono piani e progetti, da quelli iniziali estremamente ambiziosi, con la previsione anche un vasto lago per l’esercizio del surf (allora andava molto di moda) e altri sport acquatici ai successivi, sempre più ridimensionati e ridotti, ma mai concretizzatisi.

Una idea di parco da noi contestata pubblicamente, come nel nuovo piano versione 1998, in cui scrivevamo, in una lettera aperta al sindaco: “Un piano che privilegia nettamente gli aspetti costruttivi, dove impianti sportivi e servizi hanno la netta prevalenza sul verde che viene relegato a contorno dei primi, più o meno come un qualunque standard urbanistico che prevede per ogni intervento la realizzazione di una quota di verde pubblico. Senza contare inoltre le edificazioni residenziali private, concesse in cambio della cessione dell'area, che andranno ad occupare alcune delle zone migliori del territorio del futuro parco”.

Ultimo il Piano Particolareggiato del Parco della Cesanella del 2010. In base a questo piano nel 2020 viene stipulata una convenzione fra Comune di Senigallia e la impresa Delta Costruzioni s.r.l. per la edificazione del comparto adiacente a via Cellini e che interessava anche parte del settore centrale dell’area, quello ancora incolto.

Tra l’altro in questo settore dovrebbero sorgere anche, non ben definite, “strutture strategiche in caso di calamità” ed altri interventi poco consoni con la destinazione dell’area sarebbero previsti. Ma questo è un argomento che approfondiremo a parte.

Ma intanto il parco della Cesanella resta “un parco di carta”.






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